martedì 6 luglio 2010

Sssssth... ANA TI PARLA. Senti?!?

Ho sempre quel bisbiglìo all' orecchio quando sono sola nel buio della mia stanza. Quasi come una guida silenziosa che mi sussurra cosa fare, dire o pensare. Questa notte la vocina della mia coscienza si è fatta forte, non mi lascia dormire. Ana non ti lascia mai. Posso quasi vederla...
"Io sono davanti a te. Sempre. Qualunque cosa tu faccia.. Il mio sguardo vigile ti fissa. Non puoi nasconderti da me, non puoi negare i tuoi errori, non devi far altro che seguire le regole del gioco. Non hai scelta. Sono nei tuoi abiti, dentro ad ogni specchio. Sono nel tuo stomaco: dove non c'è spazio per dell' insulso cibo. Nella tua testa. Io sono la tua testa. Io sono te. E per te stessa devi volere solo il meglio, come io esigo per me. Quando esci a pranzo con le amiche.. Non azzardarti a mangiare! Inventa di tutto, anche le scuse più incredibili per farmi contenta. Tu me lo devi. Ricorda che senza di me non puoi niente, debole illusa ragazzina. In ogni momento ti sono accanto. Ti osservo, scruto con attenzione le tue mosse, conosco ogni tuo pensiero. Attenta! Concentrati sul nostro obiettivo, su di me: io sono la tua strada. Percorrila e intanto alza lo sguardo... Vedi quante ragazze magre e felici? Guardale: sono tutte così belle, molto più di te. Non invidiarle. Odiale! L' odio è una forza potentissima che può smuovere il mondo intero in un solo istante. Osservale molto bene. Quelle gambe sottili e slanciate. So che è il tuo desiderio più grande. Ti vedo piangere piano sul letto pensando alle tue di gambe, sperando che nessuno ti senta e ti chieda il perchè di tante lacrime. So tutto. E so che non trovi la forza di combattere per averle. Ma non disperare, io non ti lascerò mai. Perchè tu mai potrai essere una tale delusione per me, per te stessa. Ora va' in bagno, colma come sei di sensi di colpa e bacon. Chiudi a chiave. Apri l' acqua del lavandino così che nessuno sospetti di niente sentendoti. Prendi il tuo spazzolino da denti e giralo dalla parte del manico. Ora. Infilalo nella tua gola finhè non arriva l' urto di vomito. Quel cazzo di bacon tu non lo mangerai mai più dopo stanotte. Ti verrà da star male solo guardandolo. Ringraziami. Ti ho liberata." Chiamatemi incoerenza, chiamatemi fragile, chiamatemi schiava. Ci sono cascata con tutte le scarpe.

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